Giustizia, Pace, Integrità del Creato
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Le sementi della collera

Paraguay 14.10.2013 Arte Future Web site

Geronimo è un piccolo contadino che vive con la sua famiglia in un villaggio del Paraguay. Attorno a lui si perdono a vista d’occhio i campi coltivati a soia transgenica che appartengono ad alcuni grandi proprietari, in maggioranza coloni brasiliani

Vittime di contaminazioni a causa degli erbicidi, gli abitanti di questi villaggi si organizzano per lottare contro la distruzione dell’ambiente e per salvare la vita dei loro bambini.

La legge del più forte

Contadini espulsi, contaminazione del suolo, deforestazione, avvelenamenti: quanto pesano i danni sociali e ambientali rispetto ai profitti generati dalla monocultura intensiva della soia geneticamente modificata? Andando in Paraguay, paese che figura tra i principali esportatori di soia nel mondo, e ascoltando le varie parti coinvolte, gli autori di questo documentario ci offrono le chiavi per capire come ha potuto imporsi un modello di sviluppo agricolo che ha una forza particolare di distruzione.

E questo attraverso uno scontro ineguale: da una parte tra i grandi proprietari produttori di soia, braccio armato (in senso proprio) delle firme agroalimentari e degli speculatori finanziari, e dall’altra i campesinos, i piccoli contadini che tentano di difendere il loro spazio di lavoro e il loro modo di vita. Ai discorsi aggressivi dei primi, partigiani della legge del più forte – resi sicuri nelle loro convinzioni dagli argomenti di studiosi che difendono gli interessi dei leaders del mercato delle sementi e dei prodotti fitosanitari –, si oppone l’energia della disperazione di una società rurale traditionale per la quale la soia transgenica è una maledizione. In questa lotta universale tra il vaso di terra contro il vaso di ferro, vince la logica del profitto, con l’arresto dei piccoli contadini accusati di “occupazione illegale delle terre”, che spesso furono loro.

Come appoggiare questa lotta?

http://www.arte.tv/guide/fr/039922-000/les-semences-de-la-colere#details-description

http://www.dailymotion.com/video/x13fx4r_les-semences-de-la-colere-1-2_webcam 

http://www.dailymotion.com/video/x13foao_les-semences-de-la-colere-2-2_webcam

Si possono trovare più di 200 commenti sul tema delle OGM, e tantissime informazioni, interviste e documentari nella piattaforma di ARTE Future: http://future.arte.tv/fr/sujet/avons-nous-besoin-des-ogm

 

Alcuni commenti sul film.

Sarebbe stato utile mettere i sottotitoli in spagnolo dal momento che si parla del Paraguay. Si sente il disagio di appartenere alla specie umana, quando si vede l’immensità della nostra stupidità. Forse dovremmo abbandonare il consumo di carne messa in vendita dalla grande distribuzione per far riflettere! Perché sono sempre i più forti, la gente senza scrupolo che comanda. Abbiamo un mucchio di problemi, ma questo deve essere messo in cima alla lista. E’ insopportabile la speculazione sulle leguminose (in questo caso la soia) dove la dimensione umana è sparita. Il mondo dell’iperproduzione e del massimo profitto distrugge tutti i modelli di autosufficienza che gli uomini hanno elaborato con sforzo durato i secoli. Viene poposto un modo di produzione- consumo per niente raccomandabile né per la salute né  per l’ambiente. Una follia che distrugge le potenzialità di condivisione e di gestione ragionevole delle ricchezze della terra. Tutti i governi sembrano essere diventati complici dei meccanismi d’arricchimento dell’oligarchia (in questo caso delle compagnie di assicurazione, dei fondi pensione...) senza mai proporre realmente una visione sostenibile per il futuro. La cosa più insopportabile è la passività dei ricercatori, in questa materia, che presentano unicamente un discorso falsato di un così detto “progresso scientifico” staccato dalla realtà sociale e ambientale.
Quando gli attori politici lavoreranno prioritariamente per il bene comune? Quando smetteranno di giocare a questo carnevale che si chiama “la mondializzazione” che in realtà è una feodalizzazione? Quando l’Europa imporrà delle regole con dei criteri sociali e ambientali, facendo finalmente un’azione politica?

La grande tristezza è che fin tanto che questa bomba a scoppio ritardato non sarà esplosa sotto il naso dei consumatori occidentali, niente si fermerà e i danni collaterali avranno provocato una miseria umana ed ecologica dalla quale non riusciremo più a risollevarci! Che questo succeda in Paraguay o in Francia o in qualsiasi altra parte del mondo, i profitti dei ricchi continueranno ad avere partita vinta ed è così perché fin dalla nostra infanzia siamo condannati a diventare consumatori “dipendenti”, del tutto dipendenti come soldati condannati a servire in una guerra speculativa internazionale che domina l’ordine mondiale e definisce così il nostro confort alimentare di cui lo sperpero inutile fa parte! E tutto questo, mentre distrugge perfino le nostre relazioni umane. I nostri ritmi di vita ci faranno andare al tappeto, anche noi dopo i piccoli coltivatori di questi paesi “fabbrica”! Avrei preferito, per essere nato in uno di questi paesi, avere la mia coscienza tranquilla, piuttosto che essere qui e capire che noi, con la nostra vita di americani, siamo designati come il diavolo del pianeta da parte di altre culture incomprese. L’unica soluzione è di impedire la speculazione sul cibo!

Guardare http://farmlandgrab.org/post/view/22459

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