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CJNM - Vol.3. No.2 - News |
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Il ritorno dei fantasmi |
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UNA BELLA NOTIZIA » |
Doña Maxima Atalaya torna a casa sua |
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UNA BRUTTA NOTIZIA » |
Le 9 guerre armate del 2015 |
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Celebriamo! | Agiamo! | |
![]() 6 di Febbraio: Giornata Internazionale per la Tolleranza Zero con le Mutilazioni Genitali FemminiliPer mutilazioni genitali femminili (MGF) si intendono le procedure che mirano alla rimozione parziale o totale dei genitali femminili esterni e altre lesioni agli organi genitali femminili per ragioni non mediche; a livello internazionale sono considerate una violazione dei diritti umani delle donne e delle ragazze. Si stima che oggi vivano circa 125 milioni di ragazze e donne mutilate in 29 paesi dell'Africa e del Medio Oriente. Se le tendenze attuali continuano, da qui al 2030 saranno oltre 86 milioni le ragazze in tutto il mondo a dover sottostare a una qualche forma di mutilazione genitale. La MGF è praticata sulle ragazze nel periodo della vita che va dall'infanzia e all'adolescenza. La MGF provoca gravi emorragie e altri problemi di salute come cisti, infezioni, infertilità e complicazioni alla nascita oltre che un aumento di rischio delle morti neonatali. Il 20 Dicembre 2012, le Nazioni Unite (Risoluzione A/RES/67/146), hanno invitato gli Stati e la società civile ad approfittare di questa giornata per campagne di sensibilizzazione e per prendere misure concrete contro le MGF. Per saperne di più, vedi . . . |
![]() "Dicono: pace, pace, mentre pace non c'è"(Ger 6, 14). “Tutti parlano di pace e di processo di pace in Medio Oriente. La realtà è l’occupazione Israeliana dei Territori palestinesi con tutto ciò che ne consegue” (Appello Kairos Palestina, 2009). I cristiani e i Vescovi di Palestina chiedono da tempo che lo Stato di Palestina sia riconosciuto come lo è quello di Israele. “Finché non vedremo sventolare un pezzo di stoffa con i colori della Palestina sopra i nostri tetti non ci sarà pace neanche per Israele. Il popolo palestinese è un popolo come tutti gli altri; ha il diritto di vivere in pace, di avere una patria, di avere una capitale, di avere un passaporto, di avere francobolli e una moneta" (Fouad Twal, Patriarca di Gerusalemme). La frammentazione del territorio palestinese legata agli accordi di Oslo, la struttura economica e della polizia, la diaspora palestinese, i cittadini arabi di Israele (“Palestinesi del ’48”), no renderà facile la co-existencia dei due stati, però questo non esime che un passo in avanti debba essere fatto. Firma la petizione Italia, riconosci lo Stato di Palestina. Adesso! |
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Tempo per ripensarci. | Tempo per Sorridere (ma non troppo). | |
![]() Che cos’è il fracking?La parola fracking significa "fratturare" ed è la tecnica per estrarre petrolio, e soprattutto gas, non con tubi metallici, ma iniettando fluido altamente pressurizzato sia in superficie che in profondità (fino 4 km nel caso del gas shale, quello con alta presenza di argilla). Usata dal 1947 nei giacimenti convenzionali di petrolio, è stata sviluppata negli anni '80 perchè permette perforare anche in orizzontale e rende accessibili risorse altrimenti inaccessibili o dai costi esorbitanti. Iniettato ad alta pressione dalla superficie il fluido “frattura” poi anche in direzione orizzontale (a L), gli strati di roccia calcarea, arenaria o di argilla per ottenere la fuoriuscita del petrolio o del gas. A questo fine il liquido necessita una viscosità adecuata che si ottiene mescolando l'acqua a dei prodotti chimici. Quando gli idrocarburi sono intrappolati in matrici rocciose, si deve usare un cocktail con sostanze chimiche aggiuntive che sono per loro natura cancerogene e altamente tossiche. Perforando la barriera rocciosa, il liquido si diffonde poi anche nelle fascie aquifere o evapora senza che sia possible controllarlo. Questa tecnica ha permesso agli Stati Uniti ottenere un'autonomia energetica, però la società civile americana le è sempre più contraria (Leggi qui per l'Italia): dopo 20 anni, nelle zone dove è stata usata, si stanno manifestando numerose malattie cancerogene. Il fracking entra nella recente lotta nei prezzi del petrolio perchè l'attuale basso costo del barile lo rende insostenibile. Per saperne di più . . . |
![]() Camminano! Non li fermare, per favore!Lista stipendi: Soldato, 1400 € per morire; Ufficiale di polizia: 1.600 euro per rischiare la vita; Pompiere: € 1800 per salvare vite; Insegnante: € 1600 per preparare alla vita; Dottore: 5000 € per tenerci vivi; Senatore: 19.000 € per godersi la vita; Ministro: 30.000 € per rovinarci la vita! Cioé, coloro che fanno di più per noi... sono i meno pagati. Ma tutto questo è anche facile demagogia... per darsi una buona coscienza! Dopo tutto, questi politici, chi li ha messi al potere? Elettori come noi! Che cosa aspettiamo per essere cittadini attivi e responsabili e cambiare il mondo? Se i politici sono tutti pigri e marci, dobbiamo buttarli fuori tutti e sostituirli: con chi? Probabilmente con dei buoni (!) dittatori! Guarda caso, nel 2015, si celebra la fine della 2a Guerra Mondiale e la caduta di una dittatura: ci hanno fatto felicissimi... per cinque anni! Smettiamola di mugugnare bevendo il caffé e rimbocchiamoci le maniche: un sacco di associazioni e di attività altruistiche hanno bisogno di braccia e non di parole. Per vedere la presentazione fare clic qui e sorrida . . . |
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Da vedersi | Risorse | |
![]() Uno sviluppo con giustiziaLa disuguaglianza è ormai arrivata al punto che una sarta guadagna in un anno meno di quanto guadagna la famiglia Walton in un secondo. Il cambiamento climatico obbligherà 50 milioni di persone a migrare e questo dal solo Bangladesh. La crisi globale della disuguaglianza e del clima sono causate dalla economia globale. Insieme minacciano il futuro dell'umanità. E' tempo di passare a un nuovo modello, il modello dello sviluppo con giustizia. Questo video spiega il concetto di questo modello di sviluppo con giustizia, i cambiamenti che la società civile del Sud richiede, e perché abbiamo bisogno di questo nuovo modello per affrontare le crisi associate di disuguaglianza e collasso ambientale. Per saperne di più sulle statistiche utilizzate nel video, o per farne una traduzione ad un'altra lingua, scrivere a leanne@apwld.org. Per visualizzare il video en ES vai a in EN |
![]() Gli equivoci della Banca MondialeUn disegno di legge, che si iniziò a scrivere in Haiti nel 2013 con l'assistenza tecnica della Banca Mondiale, potrebbe entrare in esecuzione per decreto quest'anno, senza seguire l'iter del processo democratico. Questo progetto darebbe il "via libera" allo sfruttamento dell'oro e di altri minerali in Haiti. Oxfam América, un'organizzazione che lavora per contrastare la povertà, la fame e l'ingiustizia nel mondo, ha avvertito che questo progetto minerario può sì far crescere l'indice economico di Haiti, ma con costi superiori a quelli della crescita, se si permette che l'impatto estrattivo danneggi la salute della gente e l'equilibrio delle risorse naturali. Già nel XIX secolo, alcune società straniere hanno sfruttato l'oro di Haiti in quello che è stato descritto come "un'esperienza negativa, se non catastrofica", da El Colectivo Justicia en Minería, che rappresenta a 50.000 haitiani. Per saperne di più vai a . . . . |
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Testimonianza. | ||
![]() Imparzialità e reciprocitàQuesta Newsletter si interessa direttamente di GPIC (Giustizia Pace e Integrità della Creazione) e no tocca altri temi anche quando li considera importanti. Quanto è accaduto a Charlie Hebdo il 7 gennaio e il fiume di parole che ha provocato tocca però il cuore di Giustizia e Pace perché ne mette in discussione due basi essenziali: l'imparzialità e la reciprocità. La gente manifesta contro il terrorismo in Parigi mentre gruppi militanti ed eserciti regolari compiono massacri in Nigeria, Pakistan, Siria, Iraq e i terroristi di Boko Haram continuano ad uccidere. Una donna velata protegge un bambino e abbracciandolo supplica un bombardiere che passa sulla sua testa: “Je suis Charlie”. Ma qui la reazione internazionale è molto sbiadita. Perché non ci identifichiamo con questi morti? All'imparzialità deve accompagnarsi la reciprocità. Libertà religiosa e libertà di parola vanno di pari passo. Si può forse legittimamente fare discorsi di odio? Gridare epiteti stereotipici o bigotti a persone di colore, di cultura o religione diversi, non solo é razzismo ma é profondamente sbagliato. Certo, l'ironia senza mordente non è satira, ma la satira ridotta a insulto non è ironia, è crimine. Anche quando è intelligente e fine, può essere satira per un occidentale ma per altre sensibilità e culture può essere solo offesa, insulto, espressione di odio. Anche se, «È un segno di forza poter ridere di alcuni aspetti dell’istituzione cui apparteniamo, perché è un modo di dire che ciò a cui diamo peso è al di là delle forme sempre transitorie e imperfette. L’humour nella fede è un buon antidoto al fanatismo e a uno spirito di serietà che tende a prendere tutto alla lettera». Per leggere tutto l'articolo . . . |
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Questo è un servizio informativo dei Missionari Comboniani della Provincia dell’America del Nord. |
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