Giustizia, Pace, e Salvaguardia del Creato (GPIC) si rivolge alla scoraggiante realtà che stiamo oggi affrontando in questo mondo impoverito, maltrattato e ferito. Povertà, fame, violenza, degrado ambientale e riscaldamento globale, guerre imminenti per l’acqua, odierni conflitti nel nome del petrolio, lotte per la terra e il cibo… tutto questo è un richiamo alla necessità di cambiare.
La crisi è reale, ma la prima e ultima parola rimane la speranza: noi speriamo perché esistono realtà per cui vale la pena vivere e altre che donano, portano e sostengono la vita: amore, riconciliazione, compassione, giustizia, pace, solidarietà e guarigione. Abbiamo creato un mondo che è a rischio: se ascoltiamo il messaggio di Gesù, possiamo cambiare e vivere in un modo diverso e, invece di una cultura della violenza, avremo una cultura della pace.
In un piccolo villaggio della savana, dove il sole era implacabile e la terra si era spaccata per la lunga siccità, c'era un albero, il Kanga. Era l'albero più vecchio [...]
Tentiamo una difficilissima sintesi. Nei primi giorni ci siamo, di fatto, tutti illusi. La presidenza brasiliana aveva infatti pubblicato dei testi provvisori che presentavano anche alcune opzioni [...]
La COP30, nel tempo della sua celebrazione, dà l’impressione di una volontà, da tutte le parti, di raccogliere dichiarazioni di principio e quadri politici per stabilire [...]
Nel suo precedente libro, Il tempo della cura, lei affrontava la necessità di prenderci cura della società. Questo nuovo libro sembra fare un passo oltre: se non siamo capaci di [...]
In un mondo scosso dalle crisi, questa esposizione ricorda che la bellezza — naturale, artistica o cosmica — rimane una fonte di speranza. Come diceva Dostoevskij: « La bellezza [...]