Le maggiori potenze militari del mondo esercitano il loro dominio principalmente a causa dei loro enormi arsenali di armi, inclusi sofisticati aerei da combattimento, droni, missili balistici, navi da guerra, carri armati, artiglieria pesante e armi nucleari di distruzione di massa (WMD).
L’improvviso aumento della pandemia di coronavirus, in particolare negli Stati Uniti e in Europa, ha fatto risorgere la domanda persistente che chiede una risposta: la potenza di fuoco e le armi di distruzione di massa diventeranno obsolete se le armi biologiche, attualmente vietate da una convenzione delle Nazioni Unite, saranno utilizzate nelle guerre in un futuro prossimo?
La Convenzione sulle armi biologiche (BWC), il primo trattato multilaterale sul disarmo che vieta lo sviluppo, la produzione e lo stoccaggio di un’intera categoria di armi di distruzione di massa, è stata aperta alla firma il 10 aprile 1972 ed è entrato in vigore il 26 marzo 1975.
Secondo gli ultimi dati di Cable News Network (CNN), le tristi statistiche della pandemia di coronavirus includono 56,4 milioni di infezioni e 1,5 milioni di morti in tutto il mondo. Gli Stati Uniti hanno stabilito un record: oltre 11,5 milioni di casi di pandemia e oltre 320. 00 morti dallo scorso marzo, con più di 193.000 infezioni ogni giorno, e le statistiche son in continua evoluzione.
Il New York Times ha citato esperti anonimi che prevedono che gli Stati Uniti presto avranno oltre 2.000 morti al giorno e che nei prossimi mesi gli Stati Uniti potrebbero avere da 100.000 a 200.000 morti in più. Una previsione prevede negli Stati Uniti che il numero di morti salga a 471.000 entro il marzo prossimo, se un vaccino efficace non sarà usato.
La pandemia ha anche destabilizzato l’economia globale con la povertà e la fame nel mondo che sono aumentate alle stelle a nuovi livelli massimi. E tutto questo, senza sparare un solo colpo in una guerra di nove mesi contro un virus in diffusione.
Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha avvertito di un’altra potenziale crisi, ovvero che i terroristi potrebbero usare armi biologiche per produrre risultati disastrosi. Ha sottolineato che questo tipo di utilizzo di armi potrebbe essere ancora più dannoso del COVID-19.
La dott.ssa Natalie J. Goldring, ricercatrice e professore ordinario a contratto con il programma di studi sulla sicurezza presso la Edmund A. Walsh School of Foreign Service della Georgetown University, ha affermato che il mondo deve affrontare molteplici crisi “comprese la minaccia del cambiamento climatico e il rischio di una guerra nucleare”.
Tuttavia, “se un gruppo terroristico fosse in grado di svolgere i complessi lavori di creazione e utilizzo di armi biologiche, il rilascio intenzionale di un’arma biologica potrebbe essere ancora più mortale del COVID-19”, ha affermato Goldring, che è anche professoressa ospite del programma Washington DC della Duke University e rappresenta l’Istituto Acronimo presso le Nazioni Unite sulle questioni relative alle armi convenzionali e al commercio di armi.
Ha ricordato che Guterres sottolinea un punto importante, cioè che “dobbiamo concentrarci immediatamente sulla prevenzione di uno sviluppo di questo tipo. E dobbiamo anche aumentare notevolmente la capacità delle nostre comunità di rispondere alle malattie infettive “.
“I paesi minacciano spesso di usare le loro forze per raggiungere gli obiettivi della loro politica estera e altri obiettivi. La domanda è se l’uso di armi biologiche possa effettivamente rendere obsolete queste forze convenzionali e nucleari?”. E risponde. “Direi che le armi nucleari sono già obsolete e controproducenti. Continuando a sviluppare e dispiegare queste armi, gli Stati aumentano il rischio di furti nucleari e danno ad altri paesi incentivi per sviluppare armi nucleari in risposta”.
Partendo dal cupo scenario economico causato dalla devastante pandemia, Guterres ha avvertito che eventuali attacchi bio-terroristici che dispieghino germi mortali causerebbero un disastro peggiore della devastazione economica e sociale causata dalla pandemia. E come esempio ha parlato di, “una malattia che fosse deliberatamente manipolata per essere più virulenta, o rilasciata intenzionalmente in più luoghi contemporaneamente”.
“Quindi, mentre consideriamo come migliorare la nostra risposta alle future minacce di malattie, dovremmo anche dedicare seria attenzione alla prevenzione dell’uso deliberato di malattie come armi”, ha dichiarato, parlando a una riunione del Consiglio di sicurezza.
Se dei gruppi terroristici, come teme Guterres, acquisissero le conoscenze per usare armi biologiche, gli attentati suicidi e i fucili d’assalto AK-47 usati come strumenti per uccidere, potrebbero anche diventare obsoleti in futuri scontri.
La dott.ssa Filippa Lentzos, ricercatrice associata nel Programma per gli armamenti e il disarmo, presso l’Istituto internazionale di ricerca sulla pace di Stoccolma (SIPRI), ha un’opinione diversa: “Non credo che le armi biologiche diventeranno l’onda del futuro”. “Molti si potranno distanziare dalle bombe, dai fucili e dagli esplosivi – stiamo già assistendo d'altronde a guerre ibride a maggiore dipendenza dalla cibernetica e dalla disinformazione, ecc. Ma la loro stessa adozione è disomogenea nel mondo”.
Ed aggiunge: “Mi aspetto che ci siano anche differenze nell’adozione tra attori statali e non statali. Il modo in cui vedo le potenziali future armi biologiche è come una forma di armi di nicchia estrema, potenzialmente ‘adatta’ solo in circostanze molto limitate”.
Comunque, il professor Francis Boyle, professore di diritto internazionale presso il College of Law dell’Università dell’Illinois, afferma che “Il problema qui non sono i gruppi terroristici”. “Sono i governi terroristici come Stati Uniti, Cina, Russia, Regno Unito, Israele ecc. che hanno le strutture per una guerra biologica e le armi biologiche più avanzate del mondo capaci di minacciare l’esistenza stessa di tutta l’umanità come sta facendo il Covid-19”, ha affermato il professor Boyle, che ha fornito consulenza a numerosi organismi internazionali nei settori dei diritti umani, crimini di guerra, genocidio, politica nucleare e guerra biologica.
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