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La demografia sovrana in Africa. La Chiesa in Africa

The Pillar 29.12.2021 Brendan Hodge Tradotto da: Jpic-jp.org

Per la prima volta da una generazione, la Curia Romana è priva di cardinali africani in posizioni di vertice, dopo che Papa Francesco ha accettato le dimissioni del cardinale Peter Turkson dal Dicastero per il Servizio allo Sviluppo Umano Integrale. Tuttavia, l'Africa sta crescendo in importanza all'interno della Chiesa cattolica. È pronta a diventare un centro ancora più importante per il cattolicesimo nei decenni a venire.

La crescente importanza dell'Africa nella Chiesa a livello globale è guidata da due storie diverse: la conversione dell'Africa sub-sahariana nella prima metà del 20° secolo e la crescita della popolazione africana – unica tra tutte le regioni del mondo – nel 21°.

La conversione di un continente

Secondo continente più grande del mondo per massa terrestre, l'Africa, era nel 2020 sede di una popolazione di 1,3 miliardi di persone. Il 50% di questa popolazione è cristiana di cui il 17% è cattolico. I 236 milioni di cattolici africani costituiscono già il 19% della popolazione cattolica mondiale, ma vivono anche nella regione cattolica in più rapida crescita al mondo. Entro il 2050, il World Christian Database stima che i cattolici africani costituiranno il 32% della Chiesa Cattolica.

L'Africa non è un territorio nuovo per il cristianesimo. L'Egitto e il resto del Nord Africa erano parti integranti del mondo romano e furono i primi centri del Cristianesimo. Sant'Agostino fu vescovo di Ippona, che si trova sulla costa dell'odierna Algeria. La Chiesa Ortodossa Etiope è centrale nella storia etiope essendo stata religione di stato del Regno d'Etiopia fino al IV secolo. In effetti, l'Etiopia divenne uno stato Cattolico prima di Roma.

Dopo il declino dell'Impero Romano e la conquista del Nord Africa da parte dei Musulmani nel VII secolo, l'espansione Cristiana in Africa fu limitata fino all'era coloniale. Secondo i dati raccolti dal World Christian Database, agli inizi del 1900 il continente era Cristiano in un 9% (tra cui il 2% Cattolico, il 2% Protestante e il 4% Ortodosso) e per il 33% Musulmano, mentre il 58% seguiva religioni etniche tradizionali.

Il periodo dal 1900 al 1970 ha portato un rapido cambiamento religioso in Africa, così come la crescita della popolazione e lo sviluppo economico. La percentuale totale di Cristiani in Africa è quadruplicata tra il 1900 e il 1970: dal 9% della popolazione al 38%. La percentuale di Cattolici è aumentata ancora più rapidamente, dal 2% nel 1900 a sei volte superiore nel 1970.

L'Islam, che si concentra principalmente nelle regioni settentrionali del continente, è cresciuto dal 33% della popolazione al 41%. Nel frattempo, la quota della popolazione africana che aderisce alle religioni indigene è diminuita dal 58% al 21%.

Numeri costanti

Dal 1970, le tendenze sono cambiate. Da quel momento, la parte Cattolica di diverse popolazioni nazionali sub-Sahariane è rimasta relativamente stabile. I cattolici sono aumentati perché la popolazione dell'Africa sub-Sahariana ha continuato a crescere, e sta crescendo più velocemente nei paesi in cui la parte dei cattolici è maggiore.

Nel 1970, c'erano sette paesi africani con una popolazione maggiore del milione di cui almeno il 30% erano Cattolici. Ognuna di queste nazioni è cresciuta in media del 300% della popolazione totale tra il 1970 e il 2020. Per i paesi africani di dimensioni simili con popolazioni Cattoliche più basse, la crescita della popolazione nello stesso periodo è stata del 275%.

Poiché le popolazioni stanno crescendo più rapidamente nelle contee con una parte maggiore di Cattolici, i demografi prevedono che l'Africa continuerà a diventare gradualmente più Cattolica nei prossimi decenni. Il World Christian Database stima che la popolazione aumenterà dal 18% di Cattolici nel 2020 al 19% nel 2050.

Una traiettoria demografica unica

La conversione dell'Africa durante il 20° secolo ha reso il Cristianesimo la più grande affiliazione religiosa del continente. Nonostante questo, con meno del 20% della sua popolazione Cattolica, l'Africa non è il continente più cattolico su base percentuale.

La crescente importanza dell'Africa all'interno della Chiesa Cattolica globale può essere attribuita alla tendenza demografica unica che sta avendo l'Africa. Mentre la maggior parte del mondo rallenta, gli africani, compresi gli africani Cattolici, continuano ad avere figli.

Mentre l'Asia è di gran lunga il continente più popoloso, con 4,6 miliardi di persone, il tasso di natalità in Asia è diminuito significativamente negli ultimi anni. Il numero di nascite annuali in Asia è sceso da un massimo di 87 milioni nel 1988 a 73 milioni nel 2020. Nel frattempo, il numero di nascite in Africa è aumentato da 25 milioni nel 1988 a 44 milioni nel 2020.

Fino a poco tempo fa, i demografi concordavano sul fatto che vi era una relazione diretta tra sviluppo economico e fertilità, con i paesi più ricchi che vedevano un abbassamento dei tassi di natalità. Tuttavia, negli ultimi decenni l'Africa, in questo senso, si è discostata dalle altre regioni. Man mano che l'Africa diventava più ricca, i tassi di fertilità non sono diminuiti così rapidamente come in altre regioni in via di sviluppo.

L'Africa sub-sahariana ha un PIL pro capite simile a quello dell'Asia meridionale. Guardando ai principali paesi di quelle regioni: la Nigeria è più ricca dell'India, mentre il Pakistan è simile al Kenya. Il tasso di fertilità dell'Asia meridionale è sceso molto più velocemente di quello dell'Africa. Il tasso di fertilità dell'Asia meridionale è 2,4, appena al di sopra del tasso di sostituzione, mentre il tasso dell'Africa sub-sahariana è quasi il doppio ed è al 4,6.

Altre regioni del mondo hanno tassi di fertilità ancora più bassi. L'America Latina ha un tasso di fertilità di 2,0, al di sotto del livello di sostituzione. I tassi di fertilità in Asia orientale, Nord America ed Europa sono ancora più bassi. Il demografo Nicholas Eberstadt dell'American Enterprise Institute ha dichiarato che a causa delle tendenze globali della fertilità, la maggiore crescita della forza lavoro globale e della popolazione nei prossimi cinque decenni proverrà dalla regione sub-sahariana.

Poiché l'Africa giocherà un ruolo sempre più importante nell'economia globale, la sua popolazione in aumento sembra destinata a svolgere anche un ruolo sempre più importante nella vita della Chiesa.

Una Chiesa più africana

L'Africa è la chiave per il futuro della Chiesa Cattolica, non solo per via della demografia. Come hanno dimostrato i banchi vuoti delle Chiese in Europa e Nord America, il Cattolicesimo cultuale non è una garanzia di futura vitalità religiosa.

Il recente Pillar Survey of Religious Attitudes and Practice ha rilevato che solo il 36% dei Cattolici auto-identificati afferma di andare a Messa su base settimanale dopo la pandemia, mentre i sondaggi di CARA e Pew Research hanno rilevato un numero ancora inferiore di presenze alla Messa. I tassi di pratica religiosa nelle regioni storicamente Cattoliche d'Europa sono ancora più bassi. In mezzo a questi declini, l'Africa si distingue.

Gina Zurlo, co-direttrice del Center for the Study of Global Christianity presso il Gordon-Conwell Theological Seminary, ha dichiarato a The Pillar che "la frequenza a Messa nelle Chiese Cattoliche in Africa è molto più alta che negli Stati Uniti. La frequenza settimanale è di circa il 23% negli Stati Uniti; in Ghana è del 85%; in Nigeria del 92%; in Ruanda del 74%; in Zimbabwe del 85%, e via di seguito".

Per via del suo alto livello di pratica religiosa, l'Africa sub-sahariana è anche una delle poche parti del mondo in cui il numero di sacerdoti cresce anno dopo anno. Tuttavia, il boom dei numeri di ordinazione in Africa ha portato a certe tensioni all'interno della Chiesa.

Mentre l'Europa e il Nord America soffrono di carenza di sacerdoti, le loro diocesi benestanti sono spesso desiderose di vedere sacerdoti africani disposti a servirle. Nel contempo, alcuni vescovi africani sono felici di vedere i loro sacerdoti servire nelle diocesi occidentali – e vederli inviare a casa i fondi necessari–. Ma un afflusso di sacerdoti missionari non è privo di problemi. Alcuni sacerdoti africani che servono negli Stati Uniti dicono di aver incontrato il razzismo nelle loro parrocchie e all'interno dei presbiteri. I sacerdoti africani che stanno oltre il permesso concesso dai loro vescovi in Africa sono in alcuni luoghi un problema attuale.

Mentre i dati demografici dell'Occidente Cattolico e dell'Africa continuano a divergere, Roma potrebbe trovarsi chiamata a prendere posizione su questi problemi. Nonostante le sue crescenti vocazioni, con la sua grande popolazione, l'Africa ha ancora più Cattolici per sacerdote che l’Europa, e molti vescovi sono desiderosi di tenere il loro clero a casa, piuttosto che vederli membri di staff in Chiese vuote nei paesi ricchi.

La Chiesa potrebbe anche aver bisogno di affrontare le differenze di enfasi morale e dottrinale in Africa, rispetto a quelle in Europa e nelle Americhe. I leader Cattolici africani hanno dato prova durante i recenti sinodi della Chiesa di pensare al di fuori degli schemi sinistra-destra che spesso definiscono i dibattiti nell'Occidente Cattolico. Le loro preoccupazioni, e i loro modi di pensare, possono ben offrire alla Chiesa percorsi avanzati su questioni difficili, ma non senza tensioni emergenti tra gli uomini di Chiesa africani e le loro controparti europee e americane.

Le comunioni Unite Metodista e Anglicana sono state recentemente scosse da disaccordi sulla moralità sessuale tra i loro membri africani e occidentali. Le tensioni potrebbero anche sorgere per l'enfasi politica, la spiritualità e la necessità per i Cattolici in Africa - come in America Latina - di catechizzare i loro fedeli per contrastare gli sforzi di evangelizzazione delle comunità evangeliche/pentecostali.

Zurlo ha notato alcune ulteriori aree di differenza: "I Cristiani africani prendono sul serio la Bibbia, sono inseriti nel regno spirituale (miracoli, poteri, ecc.), ma anche sono estremamente attivi socialmente (a differenza di molti Cristiani conservatori negli Stati Uniti). Sono molto politici e sono ciò che alcuni americani potrebbero considerare più ‘progressisti’ sui temi del cambiamento climatico/ambientalismo e immigrazione.

Anche se un cardinale africano venisse nominato di nuovo a una posizione curiale da Papa Francesco, queste questioni formerebbero sicuramente una parte significativa del futuro della Chiesa. Man mano che la popolazione Cattolica africana crescerà, i leader della Chiesa europea e americana potrebbero scoprire che sono i leader africani a stabilire l'agenda per il dialogo nella Chiesa universale.

Vedi Demography reigns down in Africa. Church in Africa

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I commenti dai nostri lettori (1)

Paul Attard 07.03.2022 It seems to me a little sad that Catholicism is “competing” with Evangelicalism in Africa. They ought to be working together. I like the statement “Africans take the bible seriously”. We in Europe do not, which is our loss.