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Le multinazionali al top

https://labarcaeilmare.it 19.09.2023 Rocco Artifoni Tradotto da: Jpic-jp.org

Gli aumenti vertiginosi della concentrazione delle ricchezze, con profitti raddoppiati in dieci anni, fanno che alcune multinazionali siano più ricche di molti Stati. Ecco la ragione dell’immagine con la scritta “Eat the rich” che fa da copertina alla 13a edizione di “Top200”, il report annuale sui dati finanziari delle principali multinazionali relativi al 2022 curato dal Centro Nuovo Modello di Sviluppo: una scatoletta di cibo con il disegno d’un ricco cotto al fuoco.

Il motto provocatorio richiama una celebre frase di Jean-Jacques Rousseau: “Quando il popolo non avrà più da mangiare, allora mangerà i ricchi”. È quindi chiaro da che parte si pone chi ha predisposto il dossier.

I profitti delle multinazionali raddoppiati in dieci anni

Nel merito si tratta - come nelle precedenti edizioni - di uno studio puntuale, sia perché i dati riportati forniscono un quadro preciso della ricchezza delle imprese multinazionali, sia per l’attualità della problematica in un mondo che presenta enormi disuguaglianze.

62 multinazionali negli USA, 61 in Cina, 3 in Italia

Il sottotitolo - “la crescita del potere delle multinazionali” - sintetizza il risultato che emerge dal report. Anzitutto i profitti delle prime 200 imprese internazionali sono raddoppiati in dieci anni, passando da 1.089 a 2.054 miliardi di dollari.

Nella classifica delle “Top 200” società troviamo 62 multinazionali con sede principale negli USA e 61 in Cina, che insieme rappresentano il 64,1% del fatturato: 17.770 miliardi su un totale di 27.722 miliardi di dollari. Al terzo posto si colloca il Giappone con 18 imprese ed al dodicesimo l’Italia con tre società (Assicurazioni Generali, Eni e Enel).

I bilanci delle multinazionali e quelli degli Stati

Assai significativo per comprendere il potere delle imprese è il confronto tra le entrate degli stati ed i fatturati delle multinazionali. Al primo posto ci sono gli USA con 8.010 miliardi di dollari d’introiti, al decimo troviamo l’India con 682 miliardi, seguita dalla prima delle multinazionali - la Walmart - con un fatturato di 611 miliardi. In questa classifica ibrida (stati e multinazionali insieme), nei primi 100 posti ci sono 72 multinazionali.

Il dossier, oltre a numerose classifiche sulle “Top 200” imprese mondiali, contiene quattro approfondimenti relativi ai finanziamenti pubblici alle imprese private, agli affari delle società che producono programmi d’intrattenimento, alla crescita dei privati nel settore della sanità ed alla presenza di mercenari nei teatri di guerra nel mondo. Proprio questi quattro focus rappresentano la parte più attuale ed originale del report. Da non perdere.

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I commenti dai nostri lettori (1)

Bernard Farine 25.10.2023 On a beau savoir tout cela, le rappeler nous choque toujours et c'est important. Où se trouve la population de Gaza dans ce classement, si on exclut les dollars que le Qatar donne aux autorités de Gaza et qui ne profitent pas à la population, qui subira les conséquences, après Israël, de la folie de ses dirigeants ?