Il mercato globale del gioco d'azzardo illegale muove 1,7 trilioni (milioni di miliardi) di dollari ogni anno in tutto il mondo e sono urgentemente necessari accordi internazionali per fermare questa corruzione, afferma uno studio dell'Ufficio dell’ONU contro la droga e il crimine (UNODC) a Vienna.

Lo sport "contribuisce alla pace, consente lo sviluppo sostenibile, crea posti di lavoro e svolge un ruolo fondamentale nella promozione della salute e degli stili di vita", afferma il direttore esecutivo dell'UNODC Ghada Waly alla presentazione del rapporto. “Ma nel nostro mondo sempre più globalizzato, lo sport è esposto a rischi complessi posti in atto da attori corrotti che cercano di sfruttarlo a scopo di lucro. La corruzione spoglia lo sport del suo potere positivo e trasformativo", aggiunge.

Questo primo studio, preparato in collaborazione con 200 esperti di governi, mondo dello sport, settore privato e mondo accademico, ha rivelato “la sorprendente portata, manifestazione e complessità della corruzione e della criminalità organizzata nello sport a livello globale, nazionale e regionale”.

Il rapporto riconosce che gli atti criminali nello sport non sono un fenomeno nuovo, dal momento che le attività fraudolente sono esistite sin dai vecchi Giochi Olimpici, ma rivela un "aumento sostanziale" durante il nostro 21° secolo.

La trasformazione dello sport negli ultimi decenni ha agito da catalizzatore per l'aumento delle dimensioni e della portata delle attività illecite e il coinvolgimento delle organizzazioni criminali si è diffuso.

Queste reti criminali sono legate alla manipolazione delle competizioni, alla corruzione nelle organizzazioni sportive, al gioco d'azzardo illegale, al riciclaggio di denaro, alla tratta di esseri umani e di migranti, al contrabbando, al traffico illecito di droga e ad altri reati.

La globalizzazione, l'enorme afflusso di denaro, la rapida crescita delle scommesse sportive legali e illegali e i progressi tecnologici rendono lo sport sempre più attraente per i gruppi criminali che cercano di sfruttarlo a scopo di lucro.

Ad esempio, l'avvento delle scommesse sportive ha portato alla creazione di reti per corrompere, costringere e minacciare arbitri, giocatori e dirigenti di club per garantire determinati risultati, "e questa tendenza non risparmia paese, disciplina o livello di competizione", secondo lo studio.

L'UNODC ha lanciato il rapporto per sollecitare un'azione internazionale per contenere queste pratiche criminali, sulla base della Convenzione dell’ONU contro la corruzione del 2003 e della Convenzione dell’ONU contro la criminalità organizzata transnazionale del 2000.

Tra le politiche e le misure che raccomanda ai governi e alle organizzazioni sportive c'è il rafforzamento delle strutture legali, politiche e istituzionali e lo sviluppo e l'applicazione di politiche anticorruzione più globali. Ad esempio, chiede "che venga adottata una legislazione globale chiara che vieti esplicitamente tutte le forme di violenza, compresa la vendita e lo sfruttamento sessuale dei bambini, in tutti i contesti, compreso lo sport".

Viene evidenziata la necessità di misure preventive, compresa la promozione dell'educazione e della sensibilizzazione su questi temi in occasione di eventi per bambini, giovani e adulti.

Allo stesso modo, si chiede una maggiore cooperazione e scambio di informazioni tra enti sportivi, autorità di prevenzione della criminalità e giustizia penale e leader politici, oltre a sviluppare le capacità degli agenti dedicati ad affrontare questi processi criminali.

Il rapporto è stato presentato in vista della riunione biennale dell’ONU contro la corruzione, la Conferenza degli Stati Parte della Convenzione dell’ONU contro la corruzione, che si è tenuta a Sharm El-Sheikh, in Egitto, dal 13 al 17 dicembre. Si attendono adesso risultati concreti. Vedi Billones de dólares mueve la corrupción en el deporte en el mundo