Giustizia, Pace, Integrità del Creato
Giustizia, Pace, Integrità del Creato
Giustizia, Pace, Integrità<br /> del Creato
Giustizia, Pace, Integrità del Creato
Giustizia, Pace, Integrità del Creato

A cosa servono le Nazioni Unite?

Etica 13.12.2023 Iñaki Domínguez Tradotto da: Jpic-jp.org

"Pace, dignità e uguaglianza su un pianeta sano" è il motto delle Nazioni Unite. Il ruolo dell'ONU è ancora attuale? Non è stata, certamente, all'altezza dell'ideale utopico che ha dato vita alla sua esistenza. Un ultimo scandalo: il Fondo Pensioni delle Nazioni Unite, il cui patrimonio ammonta a ben 88,3 miliardi di dollari, è stato accusato di aver licenziato quattro dei suoi dipendenti per aver messo in dubbio la saggezza delle sue politiche di investimento. I licenziamenti sono stati criticati da due sindacati del personale che rappresentano oltre 60.000 dipendenti delle Nazioni Unite in tutto il mondo. Ma come per la democrazia, per ora non c'è niente di meglio per sostituire la ONU.

L'ONU o Nazioni Unite è un'organizzazione internazionale intergovernativa la cui funzione principale è mantenere la pace nel mondo e promuovere la comprensione tra le nazioni e le culture. È la più grande organizzazione internazionale del mondo, con la sua famosa sede a New York.

L'anno scorso ha avuto un budget di 3,1 miliardi di dollari, ricavato dai contributi volontari dei Paesi membri. L'ONU ha il compito di armonizzare le relazioni tra i diversi Paesi per evitare, soprattutto, lo scoppio di conflitti armati. Le sue origini risalgono infatti alla Seconda guerra mondiale. L'idea era quella di evitare il ripetersi di guerre così distruttive e barbare come la Prima e la Seconda guerra mondiale.

È noto che la prima di queste guerre ha posto fine alle idee di progresso e ottimismo che avevano dominato la coscienza occidentale dalla fine del XIX secolo. La Prima Guerra Mondiale servì ad aprire gli occhi di molti, in particolare delle élite intellettuali, sulla vera natura dell'essere umano, sul suo essere irrimediabilmente violento ed egoista, che sembrava promettere un futuro pieno di discordia, morte e distruzione. Con la fine atomica della Seconda Guerra Mondiale, la stessa natura aggressiva dell'animale umano sembrava già indicare un'apocalisse nucleare, sempre presente all'orizzonte durante la Guerra Fredda e più che visibile nel cinema americano fino alla caduta del Muro di Berlino nel 1989.

L'ONU è indubbiamente un'organizzazione necessaria che è servita a stabilire un dialogo tra posizioni e visioni del mondo antagoniste, ma non è stata certo in grado di impedire la nascita e lo sviluppo di grandi guerre nel corso dei decenni.

Una delle debolezze più evidenti e vistose dell'ONU è che non ha la forza necessaria per frenare gli impulsi bellicosi di alcune nazioni. Ad esempio, la guerra in Iraq, lanciata dall'amministrazione Bush con l'intero apparato militare e istituzionale statunitense, è stata dichiarata illegale da Kofi Annan, allora Segretario Generale dell'ONU. Le Nazioni Unite votarono contro la guerra, ma la loro posizione non fu sufficiente a fermare la prima potenza mondiale.

Questo ci riporta alla filosofia di Hobbes, per il quale "l'uomo è un lupo per l'uomo" (homo homini lupus), e ha bisogno di un Leviatano (un favoloso mostro marino nella Bibbia) per imporre limiti alle inclinazioni distruttive umane. Il Leviatano di Hobbes sarebbe stato rappresentato dallo Stato, un'entità unitaria che impone una serie di comportamenti ai cittadini e serve a mantenere la pace e a promuovere l'armonia sociale.

Nel caso internazionale, nel 2003 ad agire come un Leviatano, non è stato l'ONU ma piuttosto gli Stati Uniti, una superpotenza che ha fatto quello che voleva in virtù della sua superiore potenza bellica. In questo caso particolare, come in molti altri in cui le Nazioni Unite sono state coinvolte, ha prevalso la legge del più forte. E quando la legge del più forte prevale, l'ONU trova molto difficile svolgere le sue funzioni in modo efficiente.

Altre critiche all'ONU includono la sua predilezione per il relativismo morale, che non sorprende data la funzione intrinseca dell'ONU stessa, che è intesa come arbitro tra punti di vista divergenti. D'altra parte, tale relativismo è tipicamente moderno e liberale, non estraneo alla cultura occidentale. Come il parlamentarismo, il modo di pensare dell’ONU può essere ridotto, in termini filosofici, alla teoria epistemologica di Kant, che afferma che non possiamo accedere alla "cosa in sé" o comprendere la realtà in termini assoluti. La realtà viene, piuttosto, compresa solo in modo approssimativo, parzialmente relativo e soggettivo, che non consente mai di raggiungere accordi completi o assoluti.

 

In molti altri casi, l'ONU è stata criticata per la sua presunta corruzione, la mancanza di spirito democratico, i problemi nell'esercitare i veti e così via. In conclusione, va notato che l'ONU è stata un'organizzazione molto criticata ma che, nonostante ciò, è più che preferibile che rimanga al suo posto piuttosto che venga smantellata dallo spirito cinico dei tempi. Forse non è stata all'altezza dell'ideale utopico che ha dato vita alla sua esistenza. [Così, in una lettera al Segretario generale António Guterres, la presidente del Comitato di coordinamento dei sindacati e delle associazioni internazionali dei dipendenti pubblici (CCISUA), Nathalie Meynet, afferma che è allarmante apprendere che i dipendenti pubblici vengono licenziati per aver dato l’allarme ai suoi rappresentanti. La classica ipocrisia di chi predica bene ma razzola male]. Ma questo non la rende un'entità trascurabile nel quadro internazionale, tutt'altro.

Si veda, A cosa serve l'ONU?

Vedere,  ¿Para qué sirve la ONU?

Lascia un commento

I commenti dai nostri lettori (1)

Paul Attard 15.03.2024 It’s a good question: what is the UN for But there’s nothing else to replace it. So, we’re stuck with it. This is why we should keep criticizing the UN hoping it will wake up